Moshé Feldenkrais (Slavuta, 6 maggio 1904 – Tel Aviv, 10 luglio 1984), laureato in ingegneria e fisica e maestro di arti marziali, è noto in tutto il mondo per aver ideato il rivoluzionario metodo di autoeducazione attraverso il movimento che porta il suo nome.
Feldenkrais ha saputo elaborare un metodo davvero unico basato sulla sua conoscenza del movimento umano e supportato da studi sulla biologia, fisiologia, neurologia, psicologia e pedagogia.
Moshe Feldenkrais è stato un uomo eclettico, dai molti interessi e dalle molteplici competenze, ricco di talenti e grandi intuizioni.
Moshe Feldenkrais nasce nel 1904 in piccolo paese che oggi si trova in Ucraina, da una famiglia ebrea ortodossa. Nel 1918, ad appena 14 anni, parte da solo per la Palestina per sfuggire alla guerra che imperversava in Europa. In Palestina, allora protettorato britannico, Moshe si mantiene facendo prima il muratore e poi il cartografo, ma nel frattempo studia da solo Ju-Jitsu e scrive due libri: un libro sull’autodifesa a mani nude e uno sull’ipnosi. Durante il periodo palestinese inizia anche a giocare a calcio, sport che gli costerà una lesione al ginocchio sinistro che lo porterà a sviluppare il suo metodo.
Negli anni ’30, diplomato e sposato, si trasferisce a Parigi per studiare ingegneria alla Sorbona e continua a studiare arti marziali. Partecipa ad un seminario di Jigoro Kano, il fondatore del Judo, che riconosce in Feldenkrais un uomo molto preparato ed entusiasta, tanto che gli chiede di aiutarlo a diffondere il Judo in Europa. Lo fa affiancare da un paio di fidati maestri e, in due anni di allenamento intensivo, diventa cintura nera e apre a Parigi il primo Dojo (luogo di pratica) in Francia.
A Parigi Feldenkrais, ormai laureato in ingegneria, lavora nel laboratorio di Joliot-Curie, il genero di Madame Curie e insegna Judo. Purtroppo, a causa dell’avanzata dei nazisti, Feldenkrais e la moglie sono costretti a scappare da Parigi. Riescono a rifugiarsi in Inghilterra dove si dice che, grazie alla garanzia da parte di un collega scienziato, Feldenkrais inizia a lavorare in Scozia, in una base di sottomarini della Marina Inglese dove si occupa di sistemi sonar.
È grazie all’umidità della base scozzese che la sua lesione al ginocchio inizia a dargli molto tormento, tanto da costringerlo a letto. Nel tentativo di capire perché alcuni giorni riuscisse camminare e altri no, Moshe inizia a sperimentare su di lui nuove idee sul movimento e a presentare queste sue idee ai suoi colleghi militari, aggiungendo anche qualche nozione di Judo.
Questi i primi semi di quello che poi si è sviluppato ed è divenuto noto in tutto il mondo come Metodo Feldenkrais.
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, Feldenkrais si stabilì a Londra dove iniziò a pubblicare libri sul Judo e sul Feldenkrais e a diffondere le sue nuove idee parlandone ai suoi colleghi scienziati.
All’inizio degli anni ’50 il Dipartimento di Elettronica di Israele lo chiamò a lavorare come dirigente, lavoro che fece per poco tempo, decidendo poi di dedicarsi totalmente allo sviluppo e alla diffusione del suo metodo che divenne presto talmente famoso da attirare l’attenzione del primo ministro israeliano Ben Gurion, il quale chiese aiuto proprio a Feldenkrais per curare un mal di schiena che aveva resistito a tutte le altre cure e, dopo due anni di lavoro, fu addirittura in grado di fare la verticale sulla testa (esiste una famosa fotografia che attesta il fatto).
Ben Gurion scrisse addirittura delle lettere alla nazione al fine di dichiarare l’importanza del metodo per le future generazioni.
A seguito della consacrazione da parte della più alta autorità dello stato, Feldenkrais divenne molto famoso in tutta Israele e iniziarono ad arrivare clienti anche dall’estero. Si formò così anche la prima generazione di allievi e iniziò a ricevere proposte per corsi negli Stati Uniti.
Varie personalità si interessarono al suo metodo attratti dalle sue enormi potenzialità. Tra i nomi più noti: l’antropologa Margaret Mead, il neurologo Karl Pribram. Ma anche il fisico e filosofo Heinz Von Foerster, e Peter Brook, il grande regista teatrale a cui si deve molta parte della diffusione del metodo in Europa.
La prima formazione ufficiale sul Metodo Feldenkrais si fece a San Francisco nel 1975. Mentre la seconda si fece Amherst, Massachusetts, nel 1981, ma Moshe Feldenkrais non riuscì a completarla morendo nel 1984.
Tutti i corsi di formazione professionale che vengono fatti nel mondo si basano ancora oggi sul modello delle sue formazioni.
La preziosa eredità di Moshe Feldenkrais è rappresentata da centinaia di lezioni di gruppo e diversi libri sia sul metodo che sul Judo.
L’Io potente, Casa Editrice Astrolabio, Roma 2007. (Titolo originale: The potent self, 1985)
Il corpo e il comportamento maturo, Casa Editrice Astrolabio, Roma 1996. (Titolo originale: Body and mature behaviour, 1949)
Conoscersi attraverso il movimento, Celuc libri, Milano 1978. (Versione inglese: Awareness through movement, 1972 – originale ebraico, 1967)
Il caso di Nora, Casa Editrice Astrolabio, Roma 1996. (Titolo originale: The case of Nora, 1977)
Le basi del metodo per la consapevolezza dei processi psicomotori, Casa Editrice Astrolabio, Roma 1991. (The elusive obvious, 1981)
Lezioni di Movimento – sentire e sperimentare il Metodo Feldenkrais, Edizioni Mediterranee, Milano, 2003 (Titolo originale: The Master Moves)
Il Metodo Feldenkrais – conoscere se stessi attraverso il movimento, Ed. RED Como 1991. (Titolo originale: The potent self, 1985)
50 Lessons by Dr. Feldenkrais, Noah Eshkol. Tel Aviv, Israel: Alef Publishers, 1980 (Written in Movement notation).
Practical Unarmed Combat, New York and London, Frederick Warne & Co, 1941, 1944, 1967, 1994.
Judo: The Art of Defense and Attack, New York and London, Frederick Warne & Co, 1944, 1967.
Higher Judo (Groundwork), New York and London: Frederick Warne & Co, 1952.
“In breve, la salute di una persona è misurabile dallo shock che può affrontare senza che ne venga compromessa la sua vita.”
“Niente è permanente riguardo ai nostri schemi, se non la convinzione che essi siano tali.”
“Ciò che mi interessa non sono corpi flessibili, ma menti flessibili. Ciò che mi interessa è riportare a ciascuna persona la propria dignità.”
“Quando la consapevolezza riesce ad essere in accordo con il sentimento, con i sensi, con il movimento e con il pensiero, l’uomo può fare scoperte, inventare, creare, innovare e conoscere.”
Anche se non ho avuto modo di incontrare Moshe Feldenkrais di persona, ho però avuto la fortuna di conoscerlo attraverso validissimi insegnanti e maestri e gli sono molto grato per tutto quello che ha portato nella mia vita durante questi ultimi vent’anni di studio e professione.
Ho conosciuto il metodo e gli insegnamenti di Moshe Feldenkrais sia durante la formazione che la professione di danzatore. Quando ho compreso che avevo gli strumenti per insegnare danza, ho capito che mi mancava la consapevolezza più importante: prima ancora di qualsiasi tecnica o stile di vita che possiamo tramandare, dobbiamo aiutare ad acquisire la conoscenza su come siamo fatti e come funzioniamo.
È stato in quel momento che ho deciso di iscrivermi alla formazione per insegnanti di Metodo Feldenkrais. Inizialmente avevo solo l’intenzione di acquisire nuove conoscenze e strumenti per la mia professione di danzatore e insegnante di danza e non avevo programmato di diventare un insegnante Feldenkrais.
Quando mi sono ritrovato immerso nell’universo di rivelazioni sulla ricchezza che contraddistingue ogni essere umano, che il Feldenkrais ha il merito di far emergere con i suoi insegnamenti multidisciplinari, ho capito che è stato il Feldenkrais a scegliere me facendomi scoprire che solo nutrendo consapevolezza, chiunque a qualsiasi età è in grado di migliorare le proprie abilità e personalità imparando a danzare se stesso.
Carlomauro Maggiore