CORPO E CONTATTO. UN’ “ARCHITETTURA” IN MOVIMENTO – Workshop di Contact Improvisation con Silvia Giuffrè domenica 21 ottobre 2018

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CORPO E CONTATTO. UN’ “ARCHITTETTURA” IN MOVIMENTO.

Percepire il respiro, la pelle, lo spazio e la connessione tra le diverse parti del corpo, lasciandosi andare al gioco creativo del movimento improvvisato.  A partire dai principi della Release Technique in cui è fondamentale lo  studio del peso del corpo e la possibilità di “giocare” con gli elementi di  caduta, rimbalzo e sospensione, il laboratorio costituirà uno spazio di relazione e condivisione creativa a partire  dal “contatto” con il suolo e  con l’altro.

Attraverso l’ascolto e lo sviluppo di una particolare sensibilità, il corpo si libera nell’improvvisazione, quale strumento di ricerca individuale e  non solo, e scopre una specifica reattività e abilità come fosse un “architettura in movimento”.  L’evoluzione sarà l’improvvisazione all’insegna del movimento giocoso, che  coinvolgerà tutti i sensi e stimolerà i riflessi naturali.  Nell’esplorazione sensoriale e percettiva della Contact Improvisation  si  attiva un percorso spontaneo e imprevedibile di scoperta e  immaginazione, all’insegna del benessere e della condivisione.

 

Cos’è la CONTACT IMPROVISATION?

La Contact Improvisation è un dialogo non verbale tra più persone, una sperimentazione che spinge oltre i limiti della fisicità. Nata negli anni  70 da Steve Paxton e un gruppo di danzatori, la Contact Improvisation è una  disciplina di movimento fatta di improvvisazione e di contatto, influenzata  principalmente da elementi di Aikido e dall’osservazione del movimento organico dei bambini. Una pratica che “pensa” la struttura dello scheletro come un’architettura in movimento, e affida all’intelligenza del corpo l’intuizione del gioco  dinamico del movimento. Uno scambio di energie, una condivisione dello spazio corporeo e fisico dal percorso spontaneo e imprevedibile, che si evolve in molte direzioni. E’ una comunicazione attraverso la quale esplorare tutte le possibilità di  movimento e di contatto, in cui il corpo -instaurato un rapporto intimo con  il sé-, si lascia andare alla continuità e alla fluidità del percorso  energetico del movimento nello spazio, “un lasciar fare” e, attraverso il  corpo dell’altro, raggiungere una sensazione di sospensione, un “volo”.

A partire da una buona consapevolezza della nostra capacità sensoriale e  aggiungendo un pizzico di curiosità nei confronti delle dinamiche del corpo in movimento, è possibile raggiungere sensazioni eccezionali ed uniche, in  termini di relazione interiore e interpersonale.

SILVIA GIUFFRÈ, DANZATRICE CONTEMPORANEA, PERFORMER E COREOGRAFA.

Dal 1999 intraprende il suo percorso di studi sulla danza contemporanea in  seno alla compagnia Moto Armonico Danza diretta da Betty e Patrizia Lo  Sciuto. Apprende il Metodo Fine Movement Technique ®. E’ interprete di tutti gli spettacoli di Repertorio della Compagnia realizzati in collaborazione con gli Amici della Musica (Trapani). Come danzatrice si  esibisce in Italia, Germania, Francia, Spagna, Inghilterra e Cile (Roma  Europa Festival 2000). Dal 2004 anno in cui ha studiato a New York presso  la Trisha Brown Dance Company dove frequenta anche il Movement Research,  approfondisce la Release Technique, la Contact Improvisation e  l’improvvisazione con insegnanti di fama internazionale tra cui Nita  Little, Scott Wells (InpulsTanz 2006/07/08), K.J. Holmes, Julien Hamilton,  Kristie Simson, Barbara Lucarini, Charlie Morrissey. A Parigi nel 2007  presso il Centre National de la Danse è tra i 20 danzatori europei che  partecipano al gruppo di ricerca di Steve Paxton dal titolo “Material for  the spine”.  Collabora con il Teatro Biondo Stabile di Palermo come  danzatrice e coreografa (2009 e 2012). Dal 2013 lavora con la regista Emma  Dante per varie opere liriche e teatrali (Teatro Massimo di Palermo, Teatro Alla Scala di Milano, Opera di Roma, Comunale di Bologna, Regio di  Torino,  Edinburgh  International Festival, Grand Théâtre di Ginevra, Teatro Greco di Siracusa, Festival Internazionale di Pompei). Nel 2009 e 2012 collabora come  danzatrice e coreografa con il Teatro Biondo Stabile di Palermo. Nel 2010 fonda la Compagnia *Omonia-Contemporary Arts * in cui è coreografa e  interprete e si inserisce in contesti teatrali e off, sviluppando un  linguaggio specifico che fa della connessione tra le arti il centro e il  punto di forza del percorso artistico. La sua ultima creazione è *La donna  puma *(Teatro Biondo Festival Passaggio a Sud e Festival ConFormazioni 2018). Nello scorso luglio ha curato la coreografia dell’opera L’Elisir d’amore,  regia di Natale De Carolis, per l’Ente Luglio Musicale Trapanese. Dal 2010  approfondisce con maestri di fama internazionale il Tango Argentino, ballo  che influenza e arricchisce la sua danza, la sua ricerca e la pedagogia.E’ insegnante ospite dell’organizzazione Roma Contact nel 2016 e nel 2017 danza a Parigi per il Paris Improvisation Evening. Successivamente è  invitata all’incontro Internazionale di Contact Improvisation Paris Improvisation Gathering nel 2017.

 

Destinatari:

Rivolto a curiosi e principianti che desiderano sperimentare la  sensibilità nel corpo e nello spirito attraverso l’esperienza  dell’improvvisazione, dando vita ad infinite possibilità creative; e a chiunque desideri acquisire una maggiore consapevolezza di sè,  esplorando le potenzialità del movimento in modo divertente e totalmente  libero da schemi.

Costi:

25€ per il workshop di 3 ore.

Dove e quando:

Presso il Centro Feldenkrais Carlomauro Maggiore Via Sciuti 6, Palermo, domeica 21 ottobre dalle 17.00 alle 20.00

È obbligatoria la prenotazione:

Tel. 3477208695 – 34041100663
info@feldenkraismaggiore.it